L’edentulia è una condizione clinica che comporta la perdita parziale o totale dei denti naturali. Non si tratta solo di un problema estetico legato al sorriso, ma ha un impatto significativo sulla qualità della vita, sul benessere generale, sull’autostima e persino sulla salute sistemica. Nonostante i notevoli progressi della moderna odontoiatria, l’edentulia è ancora una realtà comune, soprattutto tra le persone più anziane. Secondo le ultime stime dell’Organizzazione Mondiale della Sanità, oltre il 20% degli adulti sopra i 60 anni è completamente privo di denti.
Cos’è l’edentulia
Il termine “edentulia” deriva dal latino edentulus, che significa “privo di denti”. In campo medico, si distingue tra:
- Edentulia parziale: quando mancano uno o più denti, ma non l’intera arcata.
- Edentulia totale: quando tutti i denti di una o entrambe le arcate sono assenti.
Contrariamente a quanto si possa pensare, non è solo un problema degli anziani. L’edentulia può manifestarsi anche in età adulta o, sebbene meno frequentemente, in età giovanile, spesso a causa di traumi, infezioni gravi o malattie sistemiche.
Le cause principali dell’edentulia
L’edentulia può derivare da diverse fonti, ma nella maggior parte dei casi è il risultato di patologie croniche che sono state trascurate o non trattate in modo adeguato.
Parodontite
Questa è la causa principale della perdita dei denti negli adulti. Si tratta di un’infiammazione cronica dei tessuti che sostengono il dente, come le gengive e l’osso alveolare, causata dall’accumulo di placca e tartaro. Se non viene trattata in tempo, la parodontite può portare alla distruzione dell’osso, causando la mobilità e la caduta dei denti.
Carie avanzate
Le carie profonde, specialmente se accompagnate da infezioni come gli ascessi, possono danneggiare in modo irreversibile la struttura dentale. In questi casi, l’estrazione del dente diventa inevitabile.
Traumi dentali
Incidenti, cadute, attività sportive senza le giuste protezioni o aggressioni possono causare la frattura o l’avulsione (cioè la completa uscita) del dente.
Malattie sistemiche
Condizioni come il diabete, l’osteoporosi, alcune forme di cancro, le terapie oncologiche (in particolare chemioterapia e radioterapia a testa e collo) e l’uso prolungato di farmaci che riducono la salivazione possono compromettere la salute orale e favorire la perdita dei denti.
Fattori genetici
In alcuni casi, l’edentulia può essere legata a malformazioni congenite (come l’agenesia dentale, ovvero denti mai sviluppati) o a una predisposizione ereditaria a sviluppare malattie parodontali.
Cattiva igiene orale
Non spazzolare i denti correttamente, saltare i controlli periodici dal dentista o non trattare tempestivamente le infezioni può avere conseguenze gravi nel lungo periodo.
Fumo e alcol
Il fumo è un noto fattore di rischio per la parodontite e rallenta i processi di guarigione. L’alcol, soprattutto se associato a una dieta povera di nutrienti, può peggiorare la salute orale
Le conseguenze dell’edentulia
Oltre a influenzare l’aspetto estetico, la perdita dei denti può avere effetti seri su diversi aspetti della vita, inclusi quelli funzionali, psicologici e fisiologici.
- Masticazione compromessa: senza denti, i cibi non vengono masticati correttamente, il che può aumentare il rischio di problemi digestivi.
- Alterazione dell’articolazione temporo-mandibolare: la mancanza di supporto dentale può causare dolori alla mandibola e mal di testa persistenti.
- Problemi di fonazione: alcuni suoni e lettere, come “f”, “s” e “t”, possono essere pronunciati in modo errato.
- Riassorbimento osseo (atrofia): l’osso mascellare e mandibolare, non stimolato dalla masticazione, tende a ritirarsi nel tempo, portando a un invecchiamento precoce del viso e a una perdita di supporto per labbra e guance.
- Difficoltà relazionali: la vergogna nel sorridere o nel parlare può portare a isolamento sociale e a una diminuzione dell’autostima.
I rimedi
L’edentulia, se diagnosticata in tempo, può essere trattata con successo. Ci sono diverse opzioni terapeutiche disponibili, e la scelta dipende dal numero di denti mancanti, dalla qualità dell’osso e dalla salute generale del paziente.
Protesi mobili
Questa è la soluzione più tradizionale. Le dentiere possono essere totali (per tutta l’arcata) o parziali. Hanno costi contenuti, ma richiedono un certo periodo di adattamento, possono risultare instabili e spesso non prevengono l’atrofia ossea.
Ponti fissi su denti naturali
Questi vengono ancorati ai denti vicini a quello mancante. Sono una buona opzione per l’edentulia parziale, ma richiedono la limatura dei denti sani e non fermano la perdita dell’osso sottostante.
Impianti dentali
Attualmente, questa è la soluzione più avanzata. Gli impianti in titanio sostituiscono le radici naturali e vengono inseriti direttamente nell’osso, offrendo stabilità, durata e stimolazione ossea. Su di essi si montano poi corone, ponti o protesi fisse.
Impianti zigomatici
Per i pazienti con grave atrofia ossea, quando l’osso mascellare non è sufficiente per impianti tradizionali, si utilizzano gli impianti zigomatici, che si ancorano all’osso zigomatico (lo zigomo). Questa è una soluzione innovativa, riservata a centri specializzati e chirurghi maxillo-facciali.
Innesti ossei e rigenerazione
Se l’osso è insufficiente, si possono utilizzare innesti ossei autologhi o da biomateriali per ricostruire la base necessaria agli impianti. Oggi esistono anche tecniche di rigenerazione ossea guidata (GBR).
Tutti questi trattamenti sono effettuati, in base alle condizioni del paziente, al Dental RAH del Rome American Hospital del gruppo Nefrocenter.
La prevenzione è il primo passo
La strategia più efficace per combattere l’edentulia è proprio la prevenzione. Esistono alcune semplici ma efficaci pratiche per mantenere denti e gengive in ottima forma:
- Spazzolare i denti almeno due volte al giorno usando uno spazzolino e un dentifricio al fluoro.
- Non dimenticare di usare il filo interdentale ogni giorno.
- Effettuare una pulizia professionale dal dentista ogni 6-12 mesi.
- Affrontare le carie e le malattie gengivali non appena si presentano.
- Evitare di fumare e seguire una dieta ricca di calcio, vitamina D e antiossidanti.
- Fare controlli regolari per individuare eventuali problemi prima che diventino seri.
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