Mal di primavera, le conseguenze del cambio di stagione

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Il mal di primavera, definito anche sindrome da stanchezza primaverile, è legato appunto al cambio di stagione, caratterizzato dall’allungamento delle giornate e dall’aumento delle temperature. 

L’arrivo della primavera e il cambio di stagione portano dunque con sé alcune conseguenze fisiologiche negative. Ansia, nervosismo e insonnia sono tra i sintomi principali che si avvertono nel periodo di passaggio da una stagione all’altra. Tra gli altri, anche un’intensa stanchezza e una difficoltà ad addormentarsi.

Le cause

Nella gran parte dei casi, è causato da mutazioni climatiche che provocano anche cambiamenti delle abitudini di vita. L’adattamento a un nuovo clima, alla differente durata delle giornate può generare stress e stanchezza. Dunque, nei soggetti meteoropatici può portare un maggior numero di conseguenze e disturbi. Tra le origini di questi disturbi c’è l’alterazione di melatonina e serotonina, legata all’alternanza tra luce e buio. Esclusa questa ipotesi, la più comune, è opportuno sottoporsi ad esami che possono essere effettuati nei NefrocenterLab.

I disturbi causati dal mal di primavera

Il mal di primavera incide quindi negativamente sulla qualità della vita, con una serie di disturbi di carattere fisiologico o anche psicologico:

  • Ansia
  • Insonnia
  • Emicranie
  • Irritabilità e malumore
  • Astenia
  • Diminuzione dell’appetito
  • Stanchezza e spossatezza

Questi sintomi hanno breve durata, legata all’adattamento dell’organismo ai cosiddetti cambi di stagione. Dunque, dopo pochi giorni ci si sentirà meglio perché sarà il ritmo circadiano ad adattarsi ai fattori esterni.

Il ritmo circadiano è una sorta di orologio biologico interno che si adatta alle varie fasi del giorno, regolando le funzioni ormonali, l’alternanza di sonno e veglia, la temperatura del corpo, la frequenza cardiaca e il metabolismo. Al variare delle condizioni esterne, il ritmo circadiano ha bisogno di tempo per “regolare” l’orologio biologico di ognuno e durante la fase di adattamento il corpo “reagisce” coi sintomi precedentemente elencati.

Il mal di primavera colpisce in particolar modo le donne

Studi statistici hanno accertato che il mal di primavera colpisce oltre l’85% degli italiani, di tutte le fasce d’età. Sono in particolare le donne a risentire dei suoi diversi sintomi.

La sintomatologia si accentua in soggetti già in condizioni di stress o che già soffrono abitualmente di insonnia. Anche i soggetti allergici, in particolare colpiti da forme di allergia primaverili, sono maggiormente colpiti dal mal di stagione.

I rimedi

Un efficace antistress è senza dubbio l’attività fisica, non necessariamente sportiva e a livello agonistico. Passeggiate o pedalate all’aria aperta contribuiscono a migliorare l’umore, rilassando dunque la mente e aumentando anche il benessere fisico. Ulteriori contromisure riguardano l’alimentazione e dunque uno stile di vita equilibrato e sano. Le vitamine del gruppo B rappresentano la prima fonte di energie che l’organismo sfrutta per le sue funzioni quotidiane. Gli alimenti che contengono quantitativi maggiori di questo tipo di vitamine sono uova, pesce, cereali integrali e frutta secca.  Fondamentale è anche l’apporto della vitamina C, molto indicata per prevenire e ridurre stress e affaticamento.

Tra i rimedi alimentari c’è ovviamente anche una corretta idratazione del corpo, dunque bisogna bere molta acqua. E può essere molto utile anche bere centrifugati di frutta e verdura. Non ci sono farmaci specifici per contrastare gli effetti del mal di primavera, ma ci si può affidare a integratori multivitaminici e multiminerali. L’abuso di questi integratori può però causare effetti collaterali e dunque il loro utilizzo va sempre dosato secondo i consigli del proprio medico.

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