La psoriasi è una malattia della pelle che colpisce milioni di persone in tutto il mondo. È una condizione cronica, che può alternare fasi di miglioramento e riacutizzazioni, ma che oggi può essere gestita efficacemente grazie ai progressi della medicina. Chi ne soffre sa quanto possa incidere non solo sul corpo, ma anche sull’umore e sulla qualità della vita. Perché la psoriasi non è solo un problema estetico: è una malattia infiammatoria complessa che racconta qualcosa di più profondo sul nostro equilibrio interno.
Cos’è davvero la psoriasi?
La psoriasi è una patologia infiammatoria cronica della pelle che provoca la comparsa di chiazze rosse ricoperte da squame bianche o argentate, spesso localizzate su gomiti, ginocchia, cuoio capelluto e schiena. Si manifesta quando il ricambio delle cellule cutanee avviene troppo rapidamente: invece di rinnovarsi in 28 giorni, come avviene normalmente, la pelle si rigenera in appena 4-5 giorni, accumulando cellule in eccesso sulla superficie.
Questa accelerazione è causata da un meccanismo immunitario alterato, che porta il sistema immunitario ad attaccare per errore le cellule della pelle, come se fossero “nemiche”. Il risultato è un’infiammazione visibile, spesso fastidiosa, ma fortunatamente non contagiosa.
Una malattia multifattoriale: conosci cause e fattori scatenanti?
Non esiste una sola causa di psoriasi, ma un insieme di elementi che concorrono a farla comparire. La predisposizione genetica ha un ruolo importante: chi ha un familiare con psoriasi ha più probabilità di svilupparla. Tuttavia, i geni da soli non bastano: servono anche fattori scatenanti ambientali o psicologici.
Tra questi troviamo:
- Stress e tensioni emotive, che possono provocare o peggiorare gli episodi.
- Infezioni (come la faringite da streptococco, frequente nei bambini).
- Cambiamenti ormonali, gravidanza o menopausa.
- Clima freddo e secco, che tende a disidratare la pelle.
- Farmaci (come betabloccanti o antimalarici).
- Stili di vita poco sani, come fumo, alcol e sovrappeso.
La psoriasi, infatti, è una malattia “sistemica”: non riguarda solo la pelle, ma può essere collegata anche ad altre condizioni infiammatorie o metaboliche, come diabete, ipertensione e artrite psoriasica.
Come riconoscerla
La psoriasi si manifesta con sintomi molto variabili da persona a persona.
Le placche tipiche sono arrossate, secche e ricoperte da squame lucenti. Possono causare prurito, bruciore o dolore, e in alcuni casi le lesioni si estendono fino a coprire aree ampie del corpo.
Esistono diversi tipi di psoriasi:
- A placche: la forma più comune, con chiazze spesse e ben delimitate.
- Guttata: caratterizzata da piccole macchie a goccia, spesso dopo un’infezione.
- Inversa: colpisce le pieghe cutanee (ascelle, inguine, sotto il seno).
- Pustolosa: più rara, con presenza di pustole sterili.
- Eritrodermica: la forma più estesa e grave, che richiede assistenza medica urgente.
Non solo la pelle: in circa un terzo dei casi, la psoriasi si associa anche a problemi articolari, con dolori e rigidità che indicano la presenza di artrite psoriasica.
Diagnosi e primo passo verso la cura
Riconoscere la psoriasi è compito del dermatologo, che la diagnostica attraverso l’osservazione clinica delle lesioni e, in casi dubbi, tramite una biopsia cutanea.
L’obiettivo non è solo confermare la diagnosi, ma anche valutare la gravità e il tipo di psoriasi, per impostare una terapia personalizzata.
Molto importante è anche l’ascolto del paziente: la psoriasi ha un forte impatto psicologico, e il colloquio con lo specialista aiuta a comprendere come la malattia influisca sulla vita quotidiana, sulle relazioni e sull’autostima.
Le terapie oggi disponibili
Non esiste ancora una cura definitiva per la psoriasi, ma oggi i trattamenti permettono di tenere la malattia sotto controllo e, in molti casi, ottenere una pelle completamente pulita.
Il percorso terapeutico viene personalizzato in base all’estensione, alla gravità e alle caratteristiche del paziente.
Terapie topiche
Sono indicate nei casi lievi o moderati. Comprendono creme e pomate a base di:
- corticosteroidi (per ridurre l’infiammazione);
- analoghi della vitamina D (che rallentano la proliferazione delle cellule);
- cheratolitici, come l’acido salicilico, per eliminare le squame;
- emollienti per mantenere la pelle morbida e idratata.
L’applicazione costante e la supervisione del dermatologo sono fondamentali per ottenere risultati duraturi.
Fototerapia
L’esposizione controllata ai raggi ultravioletti (UVB o UVA) è una delle terapie più efficaci per la psoriasi.
La luce riduce l’attività infiammatoria della pelle e rallenta il ricambio cellulare.
Si esegue in ambulatorio con apparecchi dedicati o, in alcuni casi, con lampade domiciliari prescritte dal medico.
Trattamenti sistemici
Quando la psoriasi è più estesa o non risponde ai trattamenti locali, si può ricorrere a farmaci sistemici, come:
- Metotrexato, ciclosporina o acitretina, che agiscono sul sistema immunitario.
- Farmaci biologici di nuova generazione, che colpiscono specifiche molecole dell’infiammazione (come TNF-alfa, interleuchina 17 o 23).
Queste terapie, disponibili anche per via sottocutanea, hanno rivoluzionato il modo di curare la psoriasi, permettendo risultati stabili e una migliore qualità di vita.
Approccio integrato
Curare la psoriasi significa anche prendersi cura di sé nel complesso.
L’alimentazione equilibrata, l’attività fisica, la gestione dello stress e l’astensione dal fumo o dall’alcol sono alleati potenti della terapia medica. I centri Nefrocenter specializzati offrono percorsi multidisciplinari che coinvolgono dermatologi, nutrizionisti, psicologi e reumatologi.
Psoriasi e benessere psicologico
Vivere con la psoriasi può essere difficile. Molte persone provano disagio, ansia o imbarazzo, specialmente se le lesioni sono visibili. Questa sofferenza emotiva può a sua volta peggiorare la malattia, creando un circolo vizioso tra mente e pelle. Oggi la medicina riconosce l’importanza del supporto psicologico nei percorsi di cura. Parlare della malattia, condividere esperienze e imparare a gestire lo stress aiuta a migliorare i sintomi e la qualità della vita. Anche pratiche come yoga, mindfulness e tecniche di rilassamento possono avere un impatto positivo.
Prevenzione e gestione quotidiana
La psoriasi non può essere evitata del tutto, ma si può imparare a controllarla.
Ecco alcune buone abitudini che aiutano a prevenire le riacutizzazioni:
- Idratare quotidianamente la pelle con creme emollienti.
- Esporsi al sole con moderazione e protezione adeguata.
- Seguire un’alimentazione ricca di frutta, verdura e omega-3.
- Evitare fumo, alcol e stress prolungato.
- Indossare abiti comodi in fibre naturali.
- Rivolgersi regolarmente al dermatologo per controlli e aggiornamenti terapeutici.
La parola d’ordine è costanza: con un corretto stile di vita e le cure adeguate, la psoriasi può essere tenuta sotto controllo a lungo.
Risultati importanti contro la psoriasi
Negli ultimi anni la ricerca scientifica ha compiuto passi enormi: i farmaci biologici di nuova generazione e le terapie personalizzate consentono di ottenere risultati impensabili fino a pochi anni fa. Oggi molte persone riescono a vivere senza lesioni cutanee visibili e con una qualità di vita del tutto normale. Ma il progresso più grande è forse culturale: la psoriasi non è più vista come un difetto da nascondere, bensì come una malattia da affrontare con consapevolezza.