UroFusion è l’ecografo innovativo che sfrutta l’intelligenza artificiale per la diagnosi e la cura delle malattie prostatiche. Uno strumento adottato alla Casa di Cura Santa Rita del gruppo Nefrocenter, all’avanguardia nella cura delle patologie urologiche. Infatti, nel panorama sempre più avanzato della diagnostica per immagini, l’ecografia UroFusion si sta affermando come una delle tecnologie più promettenti per la diagnosi e il trattamento delle patologie urologiche, in particolare quelle prostatiche. Ciò grazie alla fusione in tempo reale di immagini ecografiche e risonanza magnetica (RM), una metodica che consente di ottenere una visione dettagliata, tridimensionale e dinamica degli organi, migliorando l’accuratezza diagnostica e la pianificazione terapeutica.
Cos’è l’UroFusion
L’UroFusion rappresenta un esempio emblematico di come l’intelligenza artificiale, la robotica e l’integrazione dei dati stiano trasformando la medicina moderna. In particolare, la sua applicazione nella diagnostica prostatica consente un approccio meno invasivo, più sicuro e altamente personalizzato. Per i pazienti, significa diagnosi più accurate e trattamenti più efficaci. Per i professionisti, uno strumento affidabile che migliora la qualità della prestazione clinica. E per il futuro della medicina, un ulteriore passo verso la medicina di precisione.
Come funziona
Il sistema UroFusion (o più tecnicamente chiamato “fusione d’immagini multimodale”) è una metodica innovativa che integra le immagini ecografiche in tempo reale con quelle acquisite da altre modalità di imaging, come la risonanza magnetica multiparametrica (mpMRI) o la tomografia computerizzata (TC). Questa integrazione avviene grazie a sofisticati algoritmi di registrazione e navigazione tridimensionale. Ad esempio, durante un’esplorazione prostatica, il medico può visualizzare contemporaneamente l’ecografia transrettale (TRUS) e le immagini della risonanza magnetica precedentemente effettuata. Questo permette di sovrapporre le informazioni anatomiche e funzionali, ottenendo un’immagine composita ad altissima precisione. Il risultato è una diagnosi più mirata, biopsie più accurate e terapie più personalizzate.
Salto di qualità nella diagnosi della prostata
La biopsia prostatica guidata da TRUS-RM rappresenta uno dei principali campi di applicazione dell’UroFusion. Attualmente la risonanza magnetica multiparametrica della prostata è la metodica più sensibile e specifica per identificare tumori clinicamente significativi. Tuttavia, l’ecografia resta insostituibile per la guida in tempo reale durante la procedura.
Unire le due tecnologie consente al medico di:
- Localizzare con precisione le aree sospette identificate in RM;
- Effettuare biopsie mirate, riducendo il numero di prelievi inutili;
- Diminuire il rischio di sovra- o sottodiagnosi;
- Aumentare l’efficacia clinica della procedura con un impatto positivo anche in termini di riduzione degli effetti collaterali.
Studi clinici hanno dimostrato che le biopsie mirate con fusione RM-ecografia identificano un numero significativamente maggiore di tumori clinicamente rilevanti rispetto alle biopsie standard randomizzate.
Il Virtual Navigator
Una delle soluzioni tecnologiche più avanzate in questo ambito è il Virtual Navigator, sviluppato da Esaote. Si tratta di un sistema che consente la fusione in tempo reale di immagini TC, RM e PET con l’ecografia, fornendo al clinico uno strumento potente e versatile, senza l’impiego di radiazioni ionizzanti e con costi contenuti.
I vantaggi clinici del Virtual Navigator includono:
- Possibilità di navigazione intraoperatoria nelle procedure urologiche;
- Utilizzo in tempo reale per trattamenti mini-invasivi;
- Supporto nella formazione medica grazie a simulazioni avanzate;
- Estensione dell’uso anche ad altri campi come l’epatologia, la ginecologia e l’oncologia interventistica.
UroFusion garantisce più efficienza e meno invasività
L’integrazione dell’UroFusion nella pratica quotidiana della diagnostica urologica offre vantaggi concreti:
- Riduzione del tempo diagnostico: le immagini fuse permettono di arrivare a una diagnosi più rapidamente.
- Maggiore sicurezza per il paziente: grazie alla localizzazione precisa, si riducono i rischi di complicanze.
- Personalizzazione della cura: la conoscenza dettagliata dell’anatomia consente strategie terapeutiche su misura.
- Supporto nella terapia mirata: utile anche in procedure come la termoablazione, la brachiterapia o le infiltrazioni di farmaci.