L’Ematologia è la branca del laboratorio che analizza le componenti cellulari del sangue (globuli rossi, bianchi e piastrine), mentre lo studio della Coagulazione valuta la complessa cascata di proteine plasmatiche (fattori della coagulazione) che regola la fluidità del sangue e la formazione dei coaguli. Questi esami sono essenziali per diagnosticare un’ampia gamma di condizioni, come anemie di varia natura (sideropenica, megaloblastica, emolitica), infezioni batteriche o virali, infiammazioni, leucemie e altre malattie del sangue. Lo studio della coagulazione è fondamentale per monitorare le terapie anticoagulanti orali (TAO) e parenterali (eparine), per la diagnosi di difetti congeniti o acquisiti della coagulazione (emofilie, deficit di fattori) e per l’inquadramento degli stati di ipercoagulabilità (trombofilie), condizioni che aumentano il rischio di eventi trombotici venosi o arteriosi. A questo scopo, vengono eseguiti anche test genetici per la ricerca di mutazioni specifiche, come quelle a carico del Fattore V di Leiden e del Fattore II della protrombina, oltre all’analisi di altri fattori di rischio trombotico (MTHFR, PAI 1).