Fuoco di Sant’Antonio, tutto ciò che c’è da sapere

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Il fuoco di Sant’Antonio, noto anche come herpes zoster, è un’infezione virale. Causa un’eruzione cutanea dolorosa che può generare sintomi in grado di condizionare per mesi la qualità della vita. Il virus che colpisce le persone affette è lo stesso che causa la varicella. L’unica differenza è che lo stesso si riattiva a un’età più tarda nella vita, non specificatamente quando si è anziani. Il fuoco di Sant’Antonio, infatti, può colpire chiunque, ma è più comune negli adulti di età superiore ai 50 anni e nelle persone con un sistema immunitario indebolito. Sono questi ultimi i soggetti maggiormente a rischio di contrarre il virus.

Come si può prendere il Fuoco di Sant’Antonio

Il virus può trasmettersi tramite contatto tra una persona e l’altra. A differenza di quello della varicella, che si trasmette anche per vie aeree. Solo quando un soggetto sano è a contatto diretto con le lesioni cutanee di una persona contagiata, il Fuoco di Sant’Antonio può essere trasmesso. Il contagio avviene solo quando l’eruzione cutanea è in corso ed è visibile, non nella fase di incubazione del virus. Il contagio non avviene neanche dopo, quando le vescicole si trasformano in croste cutanee.

Le cause: a cosa è dovuto il fuoco di Sant’Antonio

Il virus VZV resta inattivo nei tessuti nervosi. A distanza di tempo, però, può riattivarsi dopo aver stazionato nei nervi cranici o del midollo spinale senza generare alcun sintomo o problematica. La sua riattivazione scatena l’herpes zoster. Le cause del fuoco di Sant’Antonio non sono completamente note ai medici. E’ certo, però, che la causa è un’infezione del virus varicella-zoster (VZV). Dopo aver avuto la varicella, infatti, il virus rimane dormiente nel corpo. In alcuni casi, però, il virus può riattivarsi e causare il fuoco di Sant’Antonio.

I sintomi, come capire che hai il fuoco di Sant’Antonio

I sintomi possono variare da persona a persona, ma spesso includono:

  • Un’eruzione cutanea dolorosa
  • Prurito
  • Rossore
  • Infiammazione
  • Gonfiore
  • Febbre
  • Mal di testa
  • Stanchezza
  • Senso di malessere

Di fronte a uno o più di questi sintomi sarebbe opportuno sottoporsi a un controllo medico. Se compaiono vescicole sulla pelle rivolgersi a uno specialista dermatologo. Per avere la conferma che si tratti di Fuoco di Sant’Antonio è possibile sottoporsi a un esame del sangue per verificare gli anticorpi IgM che può essere effettuato nei Laboratori Nefrocenter

La cura

Non esiste una cura definitiva per il fuoco di Sant’Antonio. E’ possibile, però, effettuare dei trattamenti che possono aiutare a ridurre i sintomi e la durata della malattia. I trattamenti più comuni includono:

  • Farmaci antivirali
  • Farmaci antidolorifici
  • Farmaci antinfiammatori
  • Cura delle ferite

Se si pensa di avere il fuoco di Sant’Antonio, è importante consultare un medico il prima possibile. Il medico sarà in grado di diagnosticare la malattia e prescrivere il trattamento corretto.

La prevenzione

Esistono alcuni comportamenti che si possono mettere in atto per evitare il contagio. L’herpes zoster, infatti, può essere evitato attuando queste regole: 

  • Evitare il contatto con persone che hanno il virus.
  • Lavare le mani frequentemente.
  • Non toccare le vesciche.
  • Mantenere una buona igiene personale.
  • Fare il vaccino specifico.

Il vaccino contro il fuoco di Sant’Antonio è raccomandato per le persone di età superiore ai 60 anni. Anche le persone con un sistema immunitario indebolito e le persone che hanno avuto il virus in passato possono effettuare la vaccinazione. Infatti, il vaccino può aiutare a ridurre il rischio di sviluppare il fuoco di Sant’Antonio e a rendere la malattia meno grave qualora si presentasse.

Chi ha il fuoco di Sant’Antonio può uscire

I soggetti che sono alle prese con l’herpes zoster possono tranquillamente uscire di casa. Non esistono divieti né da parte dei medici, che non ravvisano la pericolosità, a meno che altre persone non entrino in contatto fisico con le vescicole. Inoltre, non esistono normative che impongono quarantena o altre regole restrittive per la tutela della salute pubblica. Per seguire tutti gli aggiornamenti, notizie e consigli sulla tua salute inserisci www.nefrocenter.it tra i siti preferiti, oppure seguici sui nostri canali social Facebook, Instagram e Tik Tok.

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