Lo streptococco, sintomi e cure

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Lo streptococco fa parte di una famiglia di batteri che possono causare una serie di infezioni. Varia in tipologia e gravità, in base alle infezioni che causa nel corpo umano. Esistono anche dei soggetti che possono risultare maggiormente a rischio. I sintomi dello streptococco possono essere molteplici e coinvolgere persone di tutte le età. E’ un’infezione batterica che deve essere curata per evitare conseguenze anche importanti.

Infezioni contagiose da streptococco

Alcune infezioni provocate dallo streptococco possono anche essere contagiose. E l’indice di trasmissione dell’infezione risulta abbastanza elevato. Si trasmette attraverso la violazione di alcune semplici regole igieniche.

  • Contatto diretto con persona infetta. Alcune infezioni da streptococco, quella di gruppo A (Streptococcus pyogenes), si trasmettono attraverso il contatto diretto con una persona infetta. Un abbraccio, un bacio o la condivisione di utensili da cucina con una persona infetta potrebbero aumentare il rischio di contrarre l’infezione.
  • Contatto con oggetti contaminati. Gli streptococchi possono sopravvivere su superfici e oggetti per un certo periodo. Toccare una superficie contaminata da streptococchi e poi portarsi le mani a viso, bocca o occhi, potrebbe introdurre i batteri nel corpo.
  • Contatto con secrezioni infette. Saliva o secrezioni nasali di una persona infetta possono contenere streptococchi. Entrando in contatto con queste secrezioni, tramite un bacio o la condivisione di bevande, si potrebbe contrarre l’infezione.
  • Inalazione di goccioline respiratorie. La faringite da streptococco può essere trasmessa attraverso goccioline respiratorie rilasciate nell’aria quando una persona infetta tossisce o starnutisce. 

I sintomi dello streptococco

I sintomi dell’infezione da streptococco variano a seconda del tipo di batterio coinvolto e dell’area del corpo colpita. Le infezioni sono suddivise in due categorie principali: streptococco beta-emolitico di gruppo A (Streptococcus pyogenes) e streptococco beta-emolitico di gruppo B (Streptococcus agalactiae). 

Le infezioni del gruppo A

  • Infezioni della gola. Il mal di gola è uno dei sintomi più comuni dell’infezione da streptococco di gruppo A. Può essere accompagnato da febbre, difficoltà a deglutire e tonsille arrossate con presenza di placche bianche.
  • Infezioni della pelle. Causano impetigine, cellulite e fascite necrotizzante, caratterizzate da pelle rossa, gonfia e infetta, spesso con pustole.
  • Febbre reumatica. Complicazione rara ma grave dell’infezione da streptococco di gruppo A. Può colpire il cuore, le articolazioni, la pelle e il cervello.
  • Scarlattina. Si verifica quando il batterio produce una tossina che causa una eruzione cutanea caratteristica.

Le infezioni del gruppo B

  • Infezioni neonatali. Può causare infezioni gravi nei neonati, comprese infezioni del sangue, della pelle e dei polmoni.
  • Infezioni delle vie urinarie. Le infezioni del tratto urinario sono comuni nelle donne e negli anziani.

Come verificare la presenza dello streptococco

Per determinare un’infezione da streptococco, il medico richiede una serie di esami e valutazioni cliniche. Per prima cosa, il medico effettuerà un esame fisico per valutare i sintomi e cercare segni di infezione. Possono essere prestate particolare attenzione alla gola, alle tonsille, alla pelle o ad altre aree del corpo colpite. Se sospetta un’infezione di gruppo A, può richiedere un test rapido per l’antigene streptococcico. Il test consiste nell’uso di un tampone per raccogliere un campione di saliva dalla gola o dalle tonsille. Il campione viene poi esaminato per la presenza dell’antigene del gruppo A dello streptococco. Questo test offre risultati rapidi in genere entro pochi minuti. In caso di risultato negativo, se il medico ritiene di dover approfondire richiede cultura del tessuto o coltura di tessuto. In caso di risultati negativi nel test rapido, il medico può ordinare una coltura del tessuto prelevato dalla gola o da un’altra area interessata. Questa coltura può richiedere alcuni giorni per fornire risultati definitivi.

Dove effettuare l’esame

L’esame può essere effettuato presso i laboratori del gruppo Nefrocenter oppure al Rome American Hospital. Il test per il gruppo B di streptococco può essere eseguito tramite tamponi vaginali e rettali durante la gravidanza. Serve a determinare se una donna è portatrice del batterio, potenzialmente pericoloso per il neonato durante il parto. Non tutti i tipi di streptococchi causano infezioni gravi o richiedono un trattamento. La diagnosi e il trattamento saranno specifici per il tipo di streptococco e la gravità dell’infezione.

I trattamenti

I trattamenti delle infezioni da streptococco variano a seconda del tipo di infezione e della gravità dei sintomi. In generale includono terapie farmacologiche che puntano alla scomparsa dei sintomi. L’utilizzo degli antibiotici è molto diffuso. Vengono utilizzate penicillina o altri farmaci appropriati, che aiutano a uccidere i batteri responsabili dell’infezione. Invece, per i sintomi come il mal di gola, è previsto l’uso di antidolorifici da banco o un rimedio naturale come sciacqui con acqua salata che può contribuire a ridurre il disagio. Infine, per casi gravi, come l’ascesso da streptococco o la fascite necrotizzante, potrebbe essere necessario un intervento chirurgico per drenare l’infezione.

Le categorie a rischio

Alcune categorie di persone sono più a rischio di sviluppare infezioni da streptococco. Tra queste ci sono bambini e neonati, che sviluppano maggiormente infezioni alla gola. A queste si aggiungono persone con sistema immunitario indebolito a causa di malattie croniche o trattamenti immunosoppressivi e persone con altre condizioni mediche pregresse come il diabete o le malattie cardiovascolari che possono essere più suscettibili a complicazioni legate all’infezione da streptococco. Infine, anche persone con una storia di infezioni da streptococco potrebbero essere a rischio maggiore di svilupparne altre.

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