Micro-nanodispositivi veicolanti polifenoli isolati da scarti della filiera olivicola come nuovi integratori alimentari

Descrizione

Location: Italia

Bando: Fabbrica Intelligente, Agrifood, Scienze della vita – procedura a sportello

Nome Progetto: Micro-nanodispositivi veicolanti polifenoli isolati da scarti della filiera olivicola come nuovi integratori alimentari

Acronimo: Micro-Poli

Anno: 2021

Categoria:  Ipertensione e malattie associate

Sintesi

La soluzione tecnologica che si intende sviluppare e industrializzare prevede l’utilizzo di nanodispositivi innovativi in grado di migliorare la farmacocinetica di molecole bioattive scarsamente assorbite quali ad esempio i polifenoli estratti dai residui di scarto della filtrazione dell’olio di oliva EVOO, caratterizzati da una scarsa biodisponibilità. Tali dispositivi micro-nano strutturati sono in grado di aumentare sia la compliance del consumatore (migliorare l’appetibilità) sia la stabilità e le prestazioni terapeutiche delle molecole in oggetto. L’applicazione delle nanotecnologie in biomedicina e nelle scienze della vita ha già permesso di realizzare nanodispositivi nel campo della teranostica con notevoli vantaggi per la salute e la prevenzione delle malattie.

È ampiamente riconosciuto che il tasso di incidenza di malattie croniche (quali ad esempio malattie cardiovascolari, aterosclerosi, alcuni tipi di cancro, ecc.) è estremamente basso nelle regioni dell’area mediterranea rispetto a quanto riscontrato nel resto di Europa, e che le persone qui residenti hanno una maggiore aspettativa di vita rispetto ad altre popolazioni mondiali. Infatti, recentemente uno studio europeo ha messo in evidenza l’associazione tra l’aderenza alla dieta mediterranea (MedDiet) e 37 diversi risultati sanitari tra cui mortalità, esiti cardiovascolari, esiti cancerogeni, disturbi cognitivi, disturbi metabolici e parametri infiammatori. La MedDiet enfatizza l’abbondanza di cibi vegetali, l’olio d’oliva come principale fonte di grassi, un consumo limitato di prodotti caseari, un consumo di pesce, pollame e vino in quantità moderate, basse quantità di carne rossa e frutta fresca ogni giorno. Tuttavia, Lo studio Prevention with Mediterranean Diet (PREDIMED), condotto in Spagna dal 2003 al 2011, ha focalizzato l’attenzione sulla presenza nel MedDiet dell’olio di oliva extra vergine (EVOO, circa 1 litro alla settimana), dimostrando che l’incidenza dei principali disturbi cardiovascolari è stata ridotta di circa il 30% quando la MedDiet è stata integrata con EVOO. Inoltre, un ampio studio prospettico spagnolo ha dimostrato che una maggiore aderenza ad una MedDiet era inversamente associata all’incidenza del diabete di tipo 2 tra i partecipanti inizialmente sani. Gli stessi risultati sono stati ottenuti nello studio europeo di ricerca prospettica in Cancer and Nutrition (EPIC), mentre lo studio italiano GISSI-Prevenzione, che ha coinvolto 8291 pazienti con un recente infarto miocardico, ha dimostrato che la MedDiet era un fattore protettivo verso l’insorgenza del diabete (35% di rischio inferiore).

La composizione chimica dell’olio di oliva è costituita da composti principali (che rappresentano oltre il 98% del peso totale dell’olio) quali gli acidi grassi monoinsaturi (MUFA) e composti minori (circa il 2%) che includono più di 230 composti chimici, ad esempio alcoli alifatici e triterpenici, steroli, idrocarburi, composti volatili, caroteni e fenoli lipofili e idrofili. Tradizionalmente, gli effetti benefici dell’EVOO sono stati attribuiti al suo alto contenuto di MUFA, in particolare acido oleico, che ha mostrato molteplici proprietà benefiche. Tuttavia, evidenze crescenti hanno indicato che la frazione minoritaria di polifenoli dell’olio d’oliva è responsabile dei suoi effetti antiossidanti e antinfiammatori e della sua capacità di ridurre la proliferazione delle molecole di adesione cellulare. In effetti, l’Autorità europea per la sicurezza alimentare (EFSA) ha recentemente approvato un’indicazione sulla salute affermando che l’apporto alimentare di polifenoli di EVOO è in grado di prevenire l’ossidazione delle LDL (EFSA Journal, 2011). Inoltre, sfortunatamente, numerosi studi di biodisponibilità hanno confermato che i polifenoli sono assorbiti in modo dose-dipendente per cui un’elevata assunzione di polifenoli di olio d’oliva aumenta le loro concentrazioni plasmatiche. Infatti, tutti gli studi clinici sopra menzionati hanno riportato l’uso di un’elevata quantità di olio d’oliva nella dieta (circa 1 litro alla settimana) che spesso ha portato a una scarsa compliance del paziente e a scarsi risultati terapeutici. Infatti, la palatabilità dei polifenoli è molto bassa, essendo composti astringenti ed amari.